Mare
Ionio, golfo di Squillace, il giorno che l'Italia giocava
la seconda partita del mondiale 2002.
Alle
ore 13,00 io ed il mio compagno di equipaggio, ci siamo
recati in spiaggia per armare il 4.20.
Intanto il mezzogiorno contrastava il ponente, ci guardammo
in faccia pensando sicuramente cala, ma comunque alzammo
le vele e varammo la barca.
Abbiamo fatto rotta per il largo con vento leggerissimo,
quando ci trovavamo a circa un miglio dalla costa ci è sembrato
di vedere dei delfini ad un centinaio di metri alla nostra
prua , cosi senza fare alcun rumore ci siamo avvicinati.
Ad un tratto ci siamo ritrovati in mezzo al branco erano
circa una ventina che ci giravano intorno, saltavano a sinistra
e a dritta, si potevano quasi toccare.
Poi per un attimo il vento e rinforzato e le vele cominciarono
a portare cosi i delfini seguendo la scia della barca, ci
passavano sotto ad uno ad uno, immergendosi da poppa ed
uscendo dall'acqua con un salto ad un metro dalla prua.
Ad un certo punto come per salutarci sette o otto di loro
spiccarono un salto uscendo dall'acqua contemporaneamente
ed allineati a sinistra dell'imbarcazione, per poi prendere
il largo.
Li seguimmo per qualche centinaio di metri, ma poi visto
che il vento si faceva sempre più debole abbiamo deciso
di rientrare, comunque soddisfatti ed appagati per aver
vissuto l'emozione di trovarci immersi in mezzo alla natura
ed a tanta forza e bellezza".
Antonio Pilò
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